La cronologia dei patriarchi biblici ha mostrato una coerenza assoluta sia con i dati del racconto biblico che con quelli storici, in particolare dell’impero Egizio e di quelli circostanti, Mitanni e Ittita, che hanno caratterizzato la storia del Medio Oriente nel periodo considerato.
Di seguito vengono riportati sinteticamente i risultati ottenuti per ciascun patriarca e per l’insieme della famiglia. La spiegazione di dettaglio su come sia arrivato a questi risultati è contenuta nel libro dell’autore. “La Bibbia senza Segreti”.
La Bibbia indica in modo non equivoco che Abramo nacque nella città di Nahor e prima di emigrare in Palestina soggiornò a Harran, entrambe città della Mesopotamia settentrionale, situate nella regione chiamata “Ur dei Caldei”, dal nome di una tribù che ritroviamo nell’Urartu (Mesopotamia Settentrionale) ancora al tempo dell’Anabasi di Senofonte e al tempo di Roma..
Il computo delle generazioni consente di collocare la nascita di Abramo a cavallo fra il 16.mo e il 15.mo secolo a.C., quando nell’Urartu si era affermato l’impero Mitanni, sotto la guida del più grande dei suoi sovrani, SaushshaTar.
La vicenda di Abramo si svolge nella prima metà del 15.mo secolo, al tempo della guerra scoppiata fra SaushshaTar e il grande faraone Tutmosi III, per il possesso della Siria. Guerra che terminò con la sconfitta di Mitanni e un trattato di pace fra i due imperi, che assicurò l’equilibrio nel medio Oriente per il secolo successivo.
Nato a Nahor, nell’impero Mitanni, agli inizi del regno di Tutmosi III, emigrò in Palestina nel 33.mo anno di questo faraone e morì subito dopo l’avvento di Tutmosi IV, all’età di poco più di 70 anni.
La vita di Isacco, primo ed unico figlio di Abramo dalla moglie legittima Sara, è molto meno movimentata di quella del padre. Nato a Ebron nel 10.mo anno di Amenophi II, sposa la cugina Rebecca nel primo/secondo anno di Tutmosi IV, e muore sotto Amenophi III, ad un’età non superiore ai 55 anni.
Secondo figlio di Isacco, Giacobbe nasce in Palestina agli inizi del 14.mo secolo, al tempo del faraone Amenophi III. Dopo la morte del padre fugge in Mesopotamia, ad Harran, presso lo zio materno Labano, di cui sposa le due figlie Lea e Rachele.
Rimane a Harran per venti anni, durante i quali nascono undici dei suoi dodici figli maschi, da cui avranno origine le tribù di Israele. Dopo la morte del faraone Tutankamon rientra in Palestina e in quell’occasione gli viene conferito il nome di “Israele”. Risiede nel paese per circa 25 anni, al termine dei quali emigra in Egitto con tutta la sua tribù, invitato dal visir del Gosen Pramses, che dopo alcuni anni succede al faraone Haremab, assumendo il nome di Ramses I.
Giacobbe vive ancora 17 anni e muore sotto il faraone Sethi I alla ragguardevole età di circa 84 anni.
La Bibbia contiene indicazioni sufficienti per poter stabilire la sequenza delle nascite di undici dei suoi dodici figli maschi, durante i venti anni di permanenza in Mesopotamia presso il suocero Labano. Il dodicesimo figlio, Beniamino, nasce in Palestina una decina di anni dopo. Da questi figli hanno origine le future tribù di Israele, protagoniste dell’esodo.
Nella seguente tavola viene riassunta la cronologia dei patriarchi a partire da Tare, padre di Nahor, Haran, Abramo e Sara, fino a Giuseppe, in relazione alla cronologia egizia.
Questa tabella è perfettamente coerente con la narrazione biblica e con la cronologia egizia, purché si tenga conto di periodi di coreggenza fra Tutmosi III e Amenofi II, fra quest’ultimo e Tutmosi IV e fra Amenofi III ed Akenaton, rispettivamente di 6, 2 e 11 anni.