Nel corso dei millenni si sono venuti consolidando una lunga serie di pregiudizi e luoghi comuni relativi ad argomenti biblici, che non trovano alcuna supporto o giustificazione nel testo ed anzi sono spesso in netta contraddizione con quanto in esso riportato.
Il dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. – La Bibbia è il libro sacro per eccellenza, ma è anche un libro storico, che oltre agli interventi della divina Provvidenza nelle vicende dei patriarchi, riporta anche una quantità di fatti prettamente umani.
In Genesi assistiamo a continui interventi di personaggi che volta a volta vengono indicati col nome di Jahweh, El, El Elyon, Elohim, Adonay, El Saddai e per finire anche Terrore di Isacco. Nessuno ha mai messo in dubbio che si tratti di diverse denominazioni dell’unico Dio sovrannaturale.
Eppure le caratteristiche di questi personaggi che emergono con estrema chiarezza dal testo nella maggior parte dei casi sono tutt’altro che sovrannaturali. Sono fatti di carne ed ossa, camminano, si riposano, banchettano scherzando e ridendo, e non possiedono alcuna di quelle doti di onniscienza ed onnipotenza che siamo soliti attribuire alla Divinità. Sono divinità, certamente, ma molto terrene, come lo erano i faraoni e i grandi sovrani orientali a quei tempi.
Le caratteristiche sovrannaturali della Divinità vengono soltanto in seguito, da Esodo in poi, con Mosè. Ed è quello il Dio dei Comandamenti, l’unico. Cambierebbe qualcosa nei suoi dettami, se ritenessimo che i suoi predecessori di Genesi erano semplicemente dei faraoni?
Semiti e Camiti. - Da sempre, ormai, tutto quel che riguarda gli ebrei viene precisato con l’aggettivo di semitico
. Il che è ineccepibile, dal momento che la Bibbia afferma che Abramo discendeva da SEM, figlio di Noè. C’è un’unica cosa, molto importante, per la quale l’uso di quel termine non appare appropriato: la lingua ebraica. Definirla semitica equivale a definire lingue germaniche il francese ed il lombardo, solo perché Franchi e Longobardi erano popolazioni germaniche.
L’ebraico era la lingua parlata dalle popolazioni cananee ancor prima che vi giungesse Abramo e la facesse propria. E la Bibbia è categorica nell’affermare che tutte le popolazioni cananee discendevano da CAM. Se vogliamo quindi attenerci strettamente alle indicazioni della Bibbia, dobbiamo concludere che l’ebraico, insieme a tutte le altre lingue affini, come ad esempio l’arabo, è una lingua camita, non semita.
La razza di Abramo. - É un tema strettamente collegato a quello della lingua. Per millenni gli ebrei sono stati perseguitati per questioni religiose; poi, con il nazismo, hanno cominciato ad esserlo per questioni essenzialmente di razza. Una follia, oltre che un vero e proprio controsenso.
La contrapposizione tra ariani e semiti non regge alla luce di quanto sta scritto nella Bibbia. Tutte le indicazioni fornite dal testo, infatti, portano alla ineludibile conclusione che Abramo, nato nell’alta Mesopotamia all’epoca dell’impero dei Mitanni, ariani, era egli stesso un ariano.
Sodoma e sodomiti. – Da sempre Sodoma è considerata il simbolo stesso di ogni depravazione, e i suoi abitanti, i sodomiti, dediti interamente a quella pratica che proprio da loro ha preso il nome. La storia che racconta la Bibbia, però, è leggermente diversa e a quel che è dato capire il tremendo peccato che provocò la sua distruzione non era tanto la dissolutezza di costumi dei suoi cittadini, ma la loro ribellione contro l’autorità costituita, manifestata con l’oltraggiosa violazione dei suoi emissari.
La distruzione di Sodoma. - Da sempre è stata attribuita ad una non meglio precisata catastrofe naturale. C'è chi è arrivato a invocare avvenimenti geologici avvenuti milioni di anni fa, addirittura ipotizzando una sorta di memoria ancestrale, che avrebbe tramandato dalla notte dei tempi il ricordo di chissà quale fenomeno vulcanico, per innestarlo nel filone del racconto biblico.
A parte il fatto che non esiste fenomeno vulcanico che assomigli in qualche modo agli eventi che portarono alla distruzione di Sodoma e che il Mar Morto possiede la sua attuale configurazione da più di diecimila anni, c’è da dire che nell’area non sono mai esistiti vulcani e che non si vede come possa piovere zolfo dal cielo in modo naturale. Inoltre il racconto non presenta imprecisioni o nebulosità che possano neppure lontanamente far sospettare una tale origine, ed è ambientato sia geograficamente che temporalmente in modo così preciso e coerente, che non ci può essere il minimo dubbio si riferisca a un episodio cui Abramo assistette di persona. E si tratta, al di là di ogni ragionevole dubbio, di un fatto militare.
Localizzazione di Sodoma. - Non meno sorprendente è la convinzione che Sodoma si trovasse a sud del Mar Morto. Gli esegeti antichi la collocarono in quest’area probabilmente perché essa è ricca di formazioni saline, che possono ricordare la povera moglie di Lot, rimasta di sale (leggi: morta di crepacuore) nell’assistere alla distruzione della sua città.
Gli esegeti moderni insistono nel collocare la Pentapoli nel bacino meridionale del Mar Morto e a quanto pare l'unica ragione che viene addotta per questo fatto è che qui ... l'acqua è poco profonda. È una tradizione talmente radicata che la Sodoma moderna è stata costruita proprio sulle sponde di questo bacino. Ma è sicuramente errata. La Bibbia non potrebbe essere più chiara a questo proposito: Sodoma sorgeva in un’oasi lussureggiante sulle rive del Giordano. Dove esattamente? Non è difficile scoprirlo.
Le mura di Gerico. – Strettamente collegata alla localizzazione di Sodoma è la questione di Gerico. È unanime convinzione, fra gli esegeti, che quando Giosuè invase la Palestina le mura di Gerico erano crollate ormai da almeno due secoli. E questo fatto viene presentato come la prova più evidente che la Bibbia è un racconto per nulla attendibile da un punto di vista storico.
A nessuno sorge il dubbio che quando, ai tempi del regno di Giuda, alcuni coloni decisero di ricostruire la città, lo fecero in una località ben diversa e più favorevole di quella originale; cosa che succede in continuazione in queste occasioni.
Eppure anche in merito alla localizzazione della Gerico di Giosuè la Bibbia è chiara e contiene indicazioni sufficienti a collocarla con certezza molto più a nord di dove fu ricostruita in seguito, in un’oasi rigogliosa che da secoli ormai era frequentata soltanto da beduini nomadi, ma che aveva ospitato un tempo una città florida e potente; Sodoma, per l’appunto.
Per un piatto di lenticchie. – Il piatto di lenticchie è diventato ormai una frase idiomatica in tutto il mondo per significare la rinuncia a qualcosa di estrema importanza in cambio di niente, o quasi. L’origine è nel racconto biblico di Esaù, alias Edom, che vende la propria primogenitura al fratello Giacobbe, alias Israele, per un piatto di lenticchie. É la stessa Bibbia, però, che subito dopo conferma che si tratta di una frottola messa in giro dai discendenti di Giacobbe, per i quali la questione della primogenitura aveva una enorme importanza.