Anche la terza parte dell'itinerario può essere ricostruita con buona attendibilità e precisione, benché rimanga un certo grado di incertezza sull'esatta ubicazione di alcune delle stazioni citate in Numeri 33. La prima tappa dopo Ritma è Rimon-Perez, identificato con Beerot Loz, che si trova all'estremità meridionale del Maktesh Ramon (che è come dire Rimon). Di qui gli Ebrei si incamminarono verso nord-est, per andare ad immettersi sulla pista che attraversa il Maktesh Ramon passando per Ein Saaronim. Dovettero fermarsi prima del monte, per intavolare trattative con gli abitanti locali per il diritto di transito; Libna, quindi, dovrebbe trovarsi nell'area di Ha Ruhot.
La tappa successiva, Rissa, è senza dubbio dopo il Maktesh, a non più di 30-40 chilometri da Ha Ruhot; potrebbe identificarsi con l'attuale Nequerot o una località vicina. Nell'elenco segue Keelata, probabilmente Ein Shivya, nella valle Aravà, sulla via del Mar Rosso. La tappa dopo Kehelata è individuata con relativa certezza, perché conserva lo stesso nome: si tratta del monte Sofar (il monte Sefer di Numeri 33,22), poco più a sud di Ein Shivya. Anche la tappa successiva, Beer Ada, conserva lo stesso nome biblico, Arada, già nel cuore del territorio madianita.
Tra Arada e Yotvata ci sono otto stazioni (Makelot, Tacat, Terach, Mitka, Asmona, Mosrenrot, Bene-Jakan e Or-Ghidgad) e probabilmente tutti gli anni della permanenza di Israele nel deserto, meno il primo e l'ultimo. Viste le ragioni per cui erano fuggiti da Ritma, infatti, è ragionevole pensare che si siano diretti senza indugi nel territorio madianita; dovrebbero essere arrivati ad Arada, quindi, al massimo poche settimane dopo la fuga da Ritma. Da questo punto in poi dovettero cominciare a girovagare lentamente nella zona a seconda delle necessità di pascolo. Le stazioni da Arada a Or-Ghidgad, pertanto, dovrebbero essere quelle in cui Israele dimorò effettivamente durante i «quaranta» anni trascorsi nel deserto; esse dovrebbero trovarsi tutte nell'area che ha per baricentro la valle Uvda, ma senza una precisa sequenza geografica. Yotvata, Avrona ed Ezion Gever, invece, dovrebbero essere delle semplici brevi soste lungo il cammino che li portò dalla valle Uvda da nuovamente fino a Cades (Nm. 33,33-36).
L'ultima parte dell'itinerario è quella che va da Cades, l'attuale Ein Cadeis, fino alla valle di Moab, presso il Giordano. Un percorso in certo senso obbligato, che può essere ricostruito con una certa attendibilità, anche se risulta più difficile individuare con precisione l'ubicazione delle varie località citate in Numeri 33. Impresa che però non dovrebbe risultare impossibile mediante un accurato sopralluogo sul posto.
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