L’araldica è stata definita da alcuni la “stenografia della Storia”. Forse mai definizione è risultata più azzeccata perché con pochi tratti ci fornisce una serie di informazioni essenziali sulla storia di famiglie, istituzioni, località e nazioni.
L’informazione più importante fornita dai simboli araldici, però, quella relativa all’origine lontana delle famiglie che se ne fregiano, è sistematicamente ignorata dagli studiosi, che si limitano a leggervi la loro storia matrimoniale e altre informazioni che non vanno all’indietro oltre il dodicesimo secolo. É a quell’epoca, infatti, che l’araldica si impone come sistema identificativo delle famiglie nobiliari europee.
La nobiltà del dodicesimo secolo discendeva in gran parte dalla nobiltà emersa al tempo dei Carolingi [1] , la quale a sua volta era costituita dai grandi possidenti terrieri, in massima parte appartenenti a famiglie senatoriali romane. Anche i vescovi dell’Europa intera, allora come nei secoli precedenti, provenivano interamente dalla classe senatoriale [2].
Poiché il senato romano, alla fine dell’impero d’occidente, era costituito da famiglie discendenti dal gruppo dei sacerdoti giudaici che si erano riuniti attorno a Giuseppe Flavio dopo la distruzione di Gerusalemme, se ne deve concludere che gran parte della nobiltà europea medioevale era di discendenza sacerdotale. In ultima analisi poiché le famiglie sacerdotali giudaiche, come dimostrato dall’analisi della Bibbia, discendono da Mosè, la gran parte della nobiltà europea discende da Mosè, origine che condivide con i cohanim, i sacerdoti ebrei.
Una sorprendente dimostrazione di questo fatto è costituito proprio dall’araldica. Gran parte dei simboli che vi compaiono, infatti, sono riconducibili ad antiche famiglie sacerdotali giudaiche, a Israele e al tempio di Gerusalemme. L’informazione chiara ed evidente che essi forniscono è che le famiglie che li hanno assunti a proprio “biglietto da visita” sono discendenti di sacerdoti provenienti dalla Giudea.
Le informazioni fornite dall’araldica sono del tutto coerenti con l’analisi storica fin qui condotta sull’origine di quelle famiglie, il che non può essere casuale. L’araldica, in conclusione, costituisce una formidabile conferma della teoria sacerdotale qui esposta e fornisce nel contempo un criterio per valutare quali siano i progenitori di ciascuna famiglia nobiliare ed anche quale fosse la loro posizione nella gerarchia sacerdotale giudaica, aiutandoci a vedere sotto una nuova luce certe dinamiche storiche che per l’innanzi apparivano del tutto casuali.
[1] I Carolingi, come pure i precedenti "maestri di Palazzo" dei Merovingi (franchi) e le famiglie loro alleati, erano tutti grandi possidenti terrieri e discendevano quindi da famiglie senatoriali romane. In particolare I carolingi discendevano dalla potente faliglia senatoriale degli Anici, che possedevano grandi proprietà terriere, oltre che in Italia, anche nella Gallia e nella Pannonia. Quando nel Natale dell’800 il re dei Franchi Carlo Magno fu incoronato imperatore, il primo in occidente dal 476, fu salutato dal poeta di corte Alcuino con il nome di “Flavio Anicio Carlo” (Richard Krautheimer, Rome, profile of a city, 321-1308, Princeton University press, 2000, pag. 117).
[2] Da un’analisi condotta da studiosi medievalisti sulla origine sociale dei vescovi dell’intera Europa del quinto, sesto e settimo secolo risulta che la quasi totalità di essi apparteneva alla classe senatoriale romana. (Joseph Morsel, L’Aristocratie Medieval, V°, -XIV° siècle, pag 30)
Il leone, l'aquila asmonea, il giglio, l'arpa,i cimbali, la torre, il drago, lo scudo di Davide, il pentalfa e vari altri ancora erano simboli che contraddistiguevano le famiglie sacerdotali stabilitesi a Roma dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme
La quasi totalità dei simboli araldici delle case regnanti e della grande nobiltà europee sono identici a quelli di famiglie sacerdotali giudaiche. Indizio consistente di una loro discendenza da queste ultime.
La maggior parte dei simboli che compaiono nell'araldica ecclesiastica e negli stemmi delle nazioni europee sono di chiara origine sacerdotale giudaica
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I discendenti di Mosè