Il calendario tiranneggia la nostra vita quotidiana. Ogni nostro programma, ogni nostra azione è regolata dal calendario. Nulla ha un'influenza tanto grande sul nostro comportamento, sia individuale che sociale, quanto il calendario. Esso stabilisce quando dobbiamo lavorare, e quando fare festa; e quale tipo di festa dobbiamo celebrare, se dobbiamo essere tristi o allegri, penitenti o sfrenati; se è tempo di seminare, o andare a scuola o in vacanza.
Ancor più formidabile, se possibile, è stata l'importanza del calendario nelle società antiche, tanto che il suo controllo era compito primario ed esclusivo delle massime autorità religiose, che spesso erano le sole a possedere le conoscenze astronomiche necessarie a tale scopo, e ne custodivano gelosamente il segreto. Chi controllava il calendario controllava la società.
Eppure, nonostante il peso che il calendario ha nella nostra vita, la maggior parte della gente non sa praticamente nulla di esso, né si preoccupa di saperlo. Pochi sanno quale sia l'origine del calendario civile attuale, impiegato ormai in tutti i paesi del mondo; come si sia formato ed evoluto, il perché della sua struttura,il significato dei nomi dei giorni e dei mesi e così via.
Come pure quasi nessuno sospetta che tra tutti i calendari possibili, il nostro è fra i più irrazionali, pasticciati
e meno precisi che siano mai stati prodotti e conserva nella sua struttura
e nella sua terminologia le cicatrici di tutti gli interventi effettuati nel corso di 27 secoli sul primitivo calendario in uso nella Roma nascente al tempo di Romolo.
É il biglietto da visita che la nostra orgogliosa civiltà occidentale consegna
alle generazioni future, che non offre motivi particolari di cui andare
fieri; ma in compenso è un condensato della nostra storia passata, ormai congelato per sempre.
Quanto a precisione lascia alquanto a desiderare: sono sufficienti poco più di 3.000 anni perché si accumuli un ritardo di un giorno. Niente che possa sconvolgere la nostra vita, ovviamente. Ma altri, in passato, hanno realizzato calendari di una razionalità, eleganza e completezza che lasciano sbalorditi ed con una precisione assoluta.
Sono calendari lasciati in eredità da una antichissima civiltà avanzata al punto da essere in grado di misurare con esattezza la durata dell'anno e del giorno e che aveva una vera e propria ossessione per la misura del trascorrere del tempo. Le prove sono sotto i nostri occhi e alcune di esse sono diventate parte essenziale della nostra civiltà, indispensabili per descrivere la realtà fisica e per la misura del tempo. E forse è proprio per questo che non sappiamo riconoscerle.
Questi ed altri argomenti sono trattati in maniera il più semplice e chiara possibile in queste pagine, che non hanno pretese scientifiche, ma vogliono soltanto aprire un piccolo spiraglio su un tema tanto importante quanto misconosciuto.